La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.La daanza è una poesia muta;la poesia è una danza parlata.La danza è come la vita,è ricca di fantasia,piena di armonia e ha un linguaggio universale.La danza fa parte della nostra vita.La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.C'era una
volta una stella che danzava, ed è sotto quella che io sono nata.La danza è una rappresentazione verticale di un pensiero orizzontale,e ricoradti:se ti piace ballare allora sei fatto per ballare
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giovedì 20 ottobre 2011

Storia del costume per la danza


Noi siamo abituati a vedere le ballerine con tutù favolosi,lunghi,a piatto;di vari colori e con le punte.Mentre invece alle lezioni si indossano i body,ma non è sempre stato così.............Agli albori del balletto,quando la danza era un passatempo delle corti,i danzatori indossavano i loro abiti personali durante gli spettacoli,ma era un abbigliamento decisamente ingombrante.Con la creazione dell'Accademia Nazionale della Musica e della Danza da parte di Luigi XIV nel 1661,la tecnica della danza diventò più complessa,i passi più veloci con rapide "battute di piedi" e molte piroette.Le gonne svolazzavano e per coprire le gambe,venivano indossati dei mutandoni.Tutto ancora molto elaborato!!!!!La rivoluzione Francese contribuì all'evoluzione dell'abbigliamento.Si iniziarono a produrre le prime scarpette da punta,abiti semplici,leggeri,aderenti e ispirtai ai modelli Greci diventarono d'alta moda.Nello stesso periodo un costumista dell' Operà di Parigi di nome Maillot inventò la calzamaglia.I danzatori finalmente poterono indossare abiti che consentivano più libertà di movimento.Nel 1844 viene riportato che le anzatrici dell' Operà di Parigi apparivano nelle "classi" del balletto con le spalle e il decoltè nudi,le braccia scorpete,il busto avvolto in uno stretto corpetto e la gonna molto vaporosa di mussola lunga fino alle ginocchia.La calzamaglia era castamente nascosta da una sottogonna a calice.Gli uomini,senza cravatta,vestivano abiti bianchi con calzoni a metà gamba,chiusi in vita da una cintura di cuoio.La forma a campana del costume di danza femminile fù sostituita dal tutù,introdotto in scena con il balletto "La Silfide"(che vi farò conoscere in seguito).Alla fine del 19° secolo gli abiti per la danza cambiano fino a diventare quelli ancora in uso oggi.Isadora Duncan fù considerata un'estremista quando eliminò le scarpe,le calze,il tutù e danzò in palcoscenico a piedi nudi indossando una leggera tunica di foggia Greca.I danzatori del 20° secolo iniziarono a vestire il nuovo tipo di calzamaglia inventata dal trapezzista Jules Leotard e consistente in un'aderente body di maglia jersey a maniche lunghe,che nella versione femminile terminava con uncorto gonnellino.Oggi il body (anche chiamato Leotard) è la divisa ufficiale dei danzatori in tutto il mondo.
Spero che questo "viaggio" significativo nelle basi della danza vi sia piaciuto,e che tutto ciò che sapevo vi sia interessato....................
                                                                                                      Bacioni a tutti   -Giuly-

mercoledì 19 ottobre 2011

........Sarò libera........



Questa sera,visto che penso che una delle mie più grandi amicizie è quasi definitivamente chiusa,vi voglio lasciare una splendida canzone,che non c'entra assolutamente niente con l'amicizia ma dai versi che vi lascio,potete sicuramente capire cosa stò provando............

"......E mentre scendono lacrime
e sento freddo senza averti qui,
e poi mi sento un po' strana e mi trema la mano,
mi manca l'aria se tu non sei qui......."


".......sarà poter volare senza mai cadere
e prenderti per mano e convincerti a soffrire,
perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole..
e dimostrarti che per niente al mondo ti farei soffrire
perché tu sei cosa bella e non meriti del male........."


Mi dispiace per come sia andata a finire la nostra amicizia,ma se quello che volevi,era farmi soffrire,,ti assicuro che ci sei riuscito alla grande...........
                                                                                                                                                       -Giuly-